CIRCAP RESEARCH NEWS
LA NUOVA CLASSE POLITICA IN EUROPA
Update: la nota sarà presentata il 26 settembre 2014 in occasione di Bright - La notte dei ricercatori in Toscana, con alcuni dati aggiornati relativi alla composizione del nuovo PE e una sezione dedicata alla nuova Commissione Europea, i cui membri sono stati annunciati dal Presidente incaricato Jean-Claude Juncker nel mese di settembre.
Il voto europeo del 22-25 Maggio 2014 è stato molto importante. Forse decisivo per i destini dell'Unione Europea, come hanno segnalato molti osservatori in questi giorni. Tuttavia, i commenti del dopo-voto hanno riguardato soprattutto i difficili equilibri che si presentano nel sistema partitico Europeo, a seguito dell'affermazione di molte nuove forze politiche - di diversa ispirazione ma unite dalla critica nei confronti dell'attuale ordine comunitario. Tali forze hanno sicuramente ridimensionato il peso delle famiglie partitiche tradizionali, quelle che hanno accompagnato il percorso istituzionale del PE fin dalla sua prima elezione, ma non sappiamo ancora molto sul consolidamento di tali forze nell’arena istituzionale e sul profilo politico dei suoi eletti al cospetto dei partiti europei tradizionali.
Le due note muovono dunque dal tema della continuità presente nella classe politica europea. Da tempo, tra le ricerche promosse dal CIRCaP, trova posto un lavoro di aggiornamento sulle qualità dei parlamentari europei, che affianca altri progetti sulle caratteristiche delle elite politiche nelle democrazie del vecchio continente. Riteniamo che queste prime riflessioni sul ricambio e sui profili politici degli eurodeputati possano completare le analisi che abbiamo letto in questi ultimi giorni sul significato complessivo di questa tornata elettorale. In particolare, la prima nota muove dai dati sul tasso di ricandidatura e di rielezione in tutti i segmenti nazionali del ceto politico europeo. L'ampiezza del profilo politico dei deputati europei eletti nel 2014 verrà poi analizzato in relazione all'esperienza di governo (o alla dimensione di puro oppositore) dei partiti che li hanno selezionati. Infine, osserveremo alcune differenze, soffermandoci sulla presenza di vari gradi di euroscetticismo, tra il PE "reale" uscito dalla tornata del 2014 ed i rappresentanti di alcune aree geografiche (i paesi, così detti GIPSI, con i problemi di bilancio più evidenti, l'area Euro) di cui si parla spesso per evidenziare la natura frammentata del'UE. La seconda nota, redatta due settimane dopo il voto, adotta un focus analogo, ma più ricco di dettagli, sui deputati europei eletti in Italia. In particolare, questa nota si pone il duplice obiettivo di (1) definire i tratti fondamentali della nuova pattuglia di eurodeputati e (2) integrare l'analisi delle dinamiche elettorali con la "storia" dei singoli deputati e il loro diverso profilo. |
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Leggi e guarda le infografiche RICANDIDATI, RIELETTI ED ESORDIENTI: UN RICAMBIO (PARZIALE) DELLE ELITES EUROPEE ASTENSIONISMO E VOTO CONTRO: GOVERNI NAZIONALI IN MINORANZA EUROSCETTICI, EUROINCERTI E GLI ALTRI: CRESCE LA COMPAGINE ANTI-UE GLI EURODEPUTATI ITALIANI: ELEMENTI DI CONTINUITA' E RINNOVAMENTO Vai alle altre research news |